Nel 117 d.C. il potere passò all’imperatore Adriano. Egli preferì conservare confini più ristretti ma anche più sicuri, all’interno dei quali l’Impero potesse diventare sempre più florido. Abbandonò perciò i territori orientali conquistati da Traiano al di là del basso Eufrate, e parallelemente condusse una politica tesa a rinforzare le difese dei confini, cioè del “limite”, il limes fortificato, che proteggeva l’Impero da Est a Nord-Ovest.
Nel Nord della Britannia è ancora a tratti visibile l’esempio più celebre di tali fortificazioni: il vallo che proprio da Adriano prese il suo nome.
Il Vallo Adriano è una muraglia in pietra lunga 120 chilometri. Fu realizzato in meno di dieci anni e terminato forse nel 126 d.C.
Il Vallo Adriano tagliava tutta l’isola britannica dalle coste del Mare del Nord a quelle del Mare d’Irlanda. Aveva mura spesse in genere 3 metri e alte tra i 4 e i 5 metri. Doveva proteggere le campagne della Britannia romana dalle scorrerie dei popoli che abitavano l’attuale Scozia, cioè gli Scotti e i Pitti.
Il Vallo Adriano aveva porte, il che consentiva di controllare e tassare le merci. Era preceduto da un profondo fossato munito di pali appuntiti e a ogni miglio aveva un fortino: nel tratto di muro tra due fortini sorgevano due torri. Inoltre, distribuiti a intervalli regolari, presso il muro si trovavano quattordici forti. Uno dei più noti è Vercovicium, oggi Housesteads: era ampio circa due ettari e aveva il consueto impianto regolare, interrotto al centro dagli edifici comuni, e con un piccolo edificio termale appena fuori dalla porta. In questo caso il muro nord coincideva direttamente con il Vallo Adriano.
Alle spalle della linea dei forti c’era un sistema di fortezze legionarie molto più grandi, con una superficie dai 20 ai 25 ettari, tra le quali la principale fu Eburacum, l’odierna York. Questa divenne presto anche il centro commerciale di tutta la regione.
Appena fuori dall’accampamento militare sorsero moltri altri edifici di supporto, che, sotto Settimio Severo (193-211 d.C.), il quale morì proprio a Eburacum, fecero ottenere alla città il rango di colonia.
All’imperatore Adriano si deve anche la costruzione di Villa Adriana a Tivoli e la ricostruzione del Pantheon, Tempio di tutti gli dèi, a Roma.
Nel 1987 il Vallo di Adriano è diventato Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.