Chiesa di Sant'Ignazio di Loyola Roma
Chiesa di Sant'Ignazio di Loyola Roma. Tetraktys, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

Nella chiesa di Sant’Ignazio di Loyola a Roma in Campo Marzio la cupola non c’è ma si vede.

Com’è possibile? Ebbene, si tratta di una spettacolare illusione ottica che dà l’impressione di vedere una cupola che in realtà non è stata mai realizzata. L’effetto cattura il visitatore che avanza nella chiesa.

Chiesa di Sant’Ignazio Roma descrizione della falsa cupola

Falsa cupola nella chiesa di Sant'Ignazio di Loyola
La falsa cupola nella chiesa di Sant’Ignazio di Loyola nell’affresco di Andrea Pozzo (1685)

Nel 1626 i Gesuiti diedero inizio alla costruzione di una chiesa in stile barocco dedicata al fondatore del loro ordine, Sant’Ignazio di Loyola, religioso spagnolo e fondatore della Compagnia di Gesù.

L’edificio a croce latina è imponente e il progetto prevedeva che all’incrocio con il transetto sorgesse una grande cupola del diametro di 17 metri. La cupola, però, non venne mai realizzata.

I motivi non sono chiari. Pare che gli abitanti degli edifici circostanti protestassero per l’ombra che avrebbe gettato sulle loro case. Qualcun altro avanzò l’ipotesi che, per quanto i Gesuiti fossero ricchi, alla fine mancarono i soldi.

Fatto sta che ancora nel 1680 la chiesa era priva di cupola.

Fu allora che il pittore gesuita Andrea Pozzo (1642-1709) decise di dipingere una finta cupola, che però creasse l’illusione di essere vera.

Come fece? Egli dipinse, sul soffitto quasi piatto della grande volta della navata, uno splendido affresco in trompe-l’oeil (espressione che in francese significa “inganna l’occhio”).

L’affresco è largo 36 metri e alto 16. Rappresenta l’ingresso al Paradiso di Sant’Iganzio e un’allegoria del lavoro missionario dei gesuiti. Cristo e la Vergine Maria accolgono S. Ignazio circondato dalle allegorie dei quattro continenti trasfigurate grazie alla loro conversione dovuta ai missionari gesuti. È anche circondato da altri santi gesuiti.

Attenzione! L’affresco è perfettamente visibile solo se ci si posiziona sul tondo dorato che si trova nel marmo pavimentale della navata centrale. Solo da qui l’effetto si produce in modo perfetto. Invece, mano a mano che ci si sposta, l’inganno si riduce fino a scomparire del tutto.

In pochi sanno che un incendio distrusse il dipinto originale, ma il pittore e architetto Francesco Manno (1752-1831) nel 1823 lo riprodusse fedelmente, sulla base degli studi e dei disegni lasciati da Andrea Pozzo.

Cos’altro vedere nella Chiesa di Sant’Ignazio Roma

Nella chiesa di Sant’Ignazio di Loyola a Roma sono da ammirare anche il Monumento a papa Gregorio XV, nel vano a destra dell’abside, realizzato tra il 1709 e il 1717; la gigantesca statua di S. Ignazio, opera di Camillo Rusconi del 1728, situata invece nel vano a sinistra dell’abside.